Confronto a viso aperto

Nel Pd spesso non vedono, non sentono ma straparlano, pur se colti in fallo. Oggi si dice che non c’è più scuola di partito, ma non è vero. Da Renzi dinosauri e scolaretti imparano a mentire a oltranza, a spacciare il fumo per arrosto e accusare di complottismo chiunque li dipinga.

di Emiliano Morrone

Vecchi e giovani del partito, salvo belle eccezioni, sono ipnotizzati dal personaggio, mercante d’aria fritta. Renzi è l’opposto della politica, è l’antipolitica personificata: slogan, incoerenza, vuoto pieno. E fa proseliti perché arrivato al potere con una manovra di palazzo, storia che molti sognano di replicare. Singolare che in casa Pd rimpiangano D’Alema.

Del resto anche nella piccola e remota San Giovanni in Fiore il paradigma renziano è legge e moda insieme. Basti pensare all’autoreferenzialità di Tuttappostu, che Mario Oliverio ha scelto come candidato sindaco, senza manco il rito delle primarie. O si guardi all’autocelebrazione dell’assessora Marianna Loria, che ha perduto più treni ma si è vantata poiché il municipio ha accolto all’ultimo un progetto Inps destinato a disabili e sollecitato dal sottoscritto.

Chiarisco alcuni concetti, intanto ai suddetti renzisti della locale amministrazione. Se non vi piace che qualcuno ficchi il naso nella vostra gestione pubblica, non è un mio problema. Avete un mandato e dovete risponderne ai cittadini. Coraggio, quando sproloquiate fate nomi, riferite circostanze e sottoponetevi al controllo e al confronto. Non siate generici e timorosi. Inoltre non rivolgetevi soltanto ai vostri sostenitori, i quali vi celebrano a prescindere. Se vi spaventa che qualcuno possa levarvi il giocattolo, governate a modo: nel rispetto e per il futuro di tutti, anche di quelli che non vi voterebbero mai o che ne hanno abbastanza delle vostre promesse e chiacchiere facili.

Infine, continuate pure a raccontarvi che scrivo per interessi elettorali, per brama di potere, per invidia o per divertimento. Questo non vi consentirà di occultare i fatti e di nascondervi dal giudizio, politico, dei cittadini.