Differenziata, i tuttappostisti disertano (ancora) la commissione Controlli
Fatto gravissimo, indicativo del senso delle istituzioni nella maggioranza Pd
Il sindaco Giuseppe Belcastro e i suoi pensano di poter disertare a piacimento le sedute della I commissione consiliare Controlli, in particolare sull’andamento della raccolta differenziata, partita soltanto nei quartieri Olivaro e Pallapalla.
di Emiliano Morrone
Per la seconda volta in una manciata di giorni, oggi il primo cittadino e i consiglieri comunali del Pd Salvatore Lammirato (capogruppo), Saverio Audia (anche consigliere della Provincia Cosenza), Tonino Candalise e Francesco Leonardo Ferrarelli non si sono presentati in commissione, convocata dal presidente Antonio Lopez (capogruppo di Fratelli d’Italia) per discutere del servizio rifiuti e della mancata assunzione, malgrado le promesse di Belcastro e compagni, dei 14 operai ex di “Città pulita” coperti da salvaguardia e sostituiti da altri in via temporanea. Con la mossa gli esponenti del Pd hanno reso nulla la seduta odierna.
I tecnici comunali Nicola De Luca e Antonio Cantisani erano invece presenti, come i consiglieri Peppino Bitonti (capogruppo dell’Udc), Luigi Foglia (capogruppo del Psi) e Angelo Gentile (capogruppo di Rinascita democratica).
Altro nodo da sciogliere riguardava – e riguarda – l’isola ecologica, per cui il Comune di San Giovanni in Fiore, per quanto riferito da Lopez, non ha provveduto all’individuazione di un sito idoneo.
È inqualificabile questo rinvio perpetuo, questo nascondino di eletti (della maggioranza) che dovrebbero rappresentare la comunità e perciò assumere una posizione chiara sulle questioni della differenziata, che ai contribuenti costa quasi un milione all’anno.
Sul bando di gara del servizio stanno indagando la Procura della Repubblica, l’Anticorruzione nazionale, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e la Corte dei conti.
Nonostante ciò – e soprattutto malgrado gli altri capitoli aperti, dall’isola ecologica (che non c’è) ai silenzi voluti sulla salvaguardia – Belcastro e sodali rifiutano di intervenire in commissione Controlli, non riconoscendola né ritenendola utile a una buona amministrazione pubblica.
Il fatto è gravissimo, e la dice lunga sul senso delle istituzioni che hanno in maggioranza, allergica al confronto aperto, alla trasparenza integrale, alla democrazia effettiva e all’informazione libera.
A questo punto soltanto un richiamo formale del prefetto di Cosenza potrà riportare la normalità in municipio, posto che Belcastro e alleati vivono nel loro mondo, credendo di non dover rendere conto a nessuno. Ma la ruota gira sempre.
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