Appello per il ritorno di Perfidia
Perfidia non andrà più in onda sulla tv LaC. La trasmissione di Antonella Grippo è stata cancellata dal palinsesto per un problema di costi e benefici, secondo il nuovo direttore dell’emittente, Pietro Comito, che in un post ufficiale ha dato la sua versione dei fatti (qui il link).
di Emiliano MORRONE
Su Facebook si è scatenato un putiferio, con ipotesi di epurazione, punizione e isolamento nei confronti della Grippo, signora del piccolo schermo dotata di rara bravura.
Conosco Antonella da molti anni. Fu la scopritrice dell’inchiesta Why not, quando la stampa nazionale non aveva ancora compreso la portata di quella storia. Poi anticipò il caso della famosa «nave dei veleni», affondata, secondo il collaboratore di giustizia Francesco Fonti, al largo di Cetraro (Cosenza).
Per anni Antonella ha condotto e favorito confronti televisivi tra i big della politica calabrese e romana, con la velocità che si richiede in tv e intelligenza sempre sottile e provocatoria, capace di svelare l’anima dei singoli personaggi; da Giuseppe Chiaravalloti ad Agazio Loiero, da Pier Ferdinando Casini a Luigi de Magistris, passando per Vittorio Sgarbi, Gianni Vattimo, Pino Arlacchi e Nicola Morra.
A lungo Antonella ha dato spettacolo con grande capacità di conduzione, destrezza, cultura e non poca vanità, tipica della propria natura. Ha costruito un’altra televisione, fatta di gesti e parole amplificati alla Carmelo Bene, dell’uso di un linguaggio dotto, di profondità e visione, quasi a sostituire nel politico l’assessore, il presidente di turno.
Forse queste sue caratteristiche ben note – espresse poi da una donna, ha scritto acutamente il collega Aldo Varano (qui il link) – l’hanno sempre messa in una posizione scomoda, in una regione in cui il potere suole ridimensionare, confinare, placare la potenza della critica, specie se aperta, manifesta, alta.
Tuttavia, io non farò processi a Comito, che si è assunto la responsabilità della cancellazione di Perfidia. Anzi, a Pietro chiedo di ripensarci, perché è un male per tutti se la Grippo non indaga, con la sua creatura televisiva, tra le stratificazioni dei politici nostrani.
C’è bisogno, soprattutto adesso, di conoscenza, verità e ironia, che Antonella “Perfidia” sa bilanciare, e con chiaro successo.
Anche per Antonella Grippo, l’intelligenza, capacità e onestà non sono portatori di apprezzamento “siamo in Calabria” mai dimenticarlo.